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Checklist delle Specie della Fauna d'Italia - Presentazione

La crescente attenzione dell'opinione pubblica verso i problemi della biodiversità ha finalmente trovato, in questi ultimi anni, un adeguato riscontro da parte degli Enti cui spetta, sul piano nazionale e internazionale, operare un'adeguata politica di salvaguardia di un patrimonio faunistico e floristico sempre più minacciato dalla distruzione o dal degrado degli ambienti naturali.

Di questa attenzione si è fatto carico il Servizio Conservazione della Natura del Ministero dell'Ambiente, con una serie di progetti e di interventi, sia di carattere conoscitivo che di carattere operativo. All'interno di questa politica trova una sua collocazione il progetto per una checklist, o elenco ragionato, delle specie animali presenti sul territorio nazionale.

La realizzazione di questo inventario si pone come base conoscitiva iniziale e irrinunciabile per una consapevole politica di tutela del patrimonio naturalistico nazionale. L'urgenza di realizzare simili inventari è stata sottolineata anche dalla XXIV Assemblea Generale dell'International Union of Biological Sciences, che ha adottato all'unanimità importanti risoluzioni ruotanti attorno al Programma Scientifico per la Biodiversità: nei documenti votati dai delegati dei 30 paesi presenti all'assemblea vi è stata una precisa ed esplicita indicazione della necessità di affrontare adeguatamente, sia a livello nazionale che a livello internazionale, quella che è stata definita la sfida tassonomica, cioè la sfida che la biodiversità, con la sua grande ricchezza, pone ad una comunità scientifica che non è ancora riuscita a produrne neppure un elementare inventario in termini di specie, prima che i grandi cambiamenti che stanno avvenendo sotto i nostri occhi su scala planetaria ne cancellino per sempre la parte maggiore.

L'Italia non poteva certo sottrarsi a questo obbligo internazionale a collaborare, per quanto riguarda il suo territorio nazionale, all'urgente censimento della biodiversità.

La realizzazione di una CHECKLIST delle specie animali presenti sul territorio nazionale rappresenta dunque un significativo passo in avanti in questa direzione ed ha portato l'Italia tra i paesi più progrediti quanto a documentazione sul proprio patrimonio naturalistico e ambientale.

Prima dell'avvio del progetto CHECKLIST, non era neppure possibile stimare con sufficiente precisione il numero di specie verosimilmente presenti in Italia. Alle valutazioni orientative espresse all'avvio di questo progetto, che stimavano in 60 000 - 70 000 le specie registrate fino ad oggi dalla letteratura specialistica, si può oggi contrapporre un ridimensionato ma più attendibile valore di quasi 58 000 specie. Questo numero è destinato naturalmente a crescere con il proseguire delle ricerche faunistiche nel nostro Paese.

La CHECKLIST, naturalmente, non poteva limitarsi alla mera elencazione delle specie. Essa prevede quindi, oltre ad una sintetica indicazione della distribuzione geografica delle singole specie, due informazioni di particolare rilevanza ai fini di una politica di conservazione delle risorse naturali: in primo luogo vengono evidenziate, per quanto è oggi noto, le specie che per qualche ragione debbono essere considerate minacciate; in secondo luogo, nelle liste vengono messe in risalto tutte le specie e sottospecie endemiche, cioè esclusive, del territorio italiano: si tratta di un cospicuo contingente (alcune migliaia di specie) che dà al popolamento animale del nostro paese la sua fisionomia unica e irripetibile; trattandosi peraltro di specie la cui distribuzione spesso è molto ristretta o anche puntiforme, si tratta anche di un contingente la cui conservazione richiede un'attenzione più precisa e consapevole.

È importante sottolineare, tuttavia, come il progetto CHECKLIST non sia un'iniziativa isolata, fine a se stessa. Queste liste di specie rappresentano l'asse portante di un futuro sistema di banche dati, a cui questo Servizio ha già dato avvio, relative alle risorse naturali del nostro Paese, con sviluppi cartografici e con particolare attenzione alle aree protette ed alle specie minacciate.

L'attenzione del Servizio Conservazione della Natura del Ministero dell'Ambiente verso la realizzazione di questo inventario faunistico trovò fin dal primo momento (1991) l'unanime consenso della Commissione Fauna dello stesso Ministero, attraverso la Commissione fu individuato l'organismo che avrebbe potuto tradurre in atto il progetto. Si tratta del Comitato Scientifico per la 'Fauna d'Italia', che è espressione dell'Unione Zoologica Italiana e dell'Accademia Nazionale Italiana di Entomologia e che da molti anni ha accumulato preziosa esperienza scientifica ed editoriale, con la produzione di numerose monografie relative a gruppi zoologici diversi.

Duecentosettanta studiosi, non solo italiani, hanno collaborato alla realizzazione di questa CHECKLIST, di cui con questo fascicolo si conclude la pubblicazione a stampa.

Siamo fiduciosi che l'impegno di tutti questi ricercatori, e quello del nostro Ministero, avranno un effetto positivo e duraturo ai fini di una più consapevole e matura attenzione verso un patrimonio faunistico di inestimabile valore, che abbiamo il dovere di conservare e di trasmettere alle future generazioni.

Coordinatori generali del progetto

  • Prof. Alessandro MINELLI (Università di Padova)
  • Prof. Sandro RUFFO (Museo Civico di Storia Naturale di Verona)
  • Dott. Sandro LA POSTA (Ministero dell'Ambiente)
Editori di Sezione
  • Prof. Renzo NOBILI e Prof. Ferdinando DINI (Università di Pisa) - Protozoi
  • Prof. Giulio RELINI (Università di Genova) - Poriferi, Cnidari, Ctenofori, Nemertini, Priapulidi, Chinorinchi, Policheti, Sipunculidi, Echiuri, Pogonofori, Briozoi, Brachiopodi, Foronidei, Chetognati, Echinodermi, Enteropneusti, Pterobranchi, Tunicati, Cefalocordati
  • Prof. Franco BONA (Università di Torino) - Platelminti parassiti, Acantocefali, Nematodi parassiti
  • Prof. Roberto ARGANO (Università di Roma "La Sapienza") - Mesozoi, Turbellari, Gnatostomulidi, Nematodi liberi, Gastrotrichi, Rotiferi, Entoprotti, Nematomorfi, Tardigradi, Crostacei
  • Prof. Folco GIUSTI (Università di Siena) e Prof. Daniele BEDULLI (Università di Parma) - Molluschi
  • Dr. Claudio CHEMINI (Museo Tridentino di Scienze naturali, Trento) - Clitellati, Aracnidi, Miriapodi
  • Prof. Marcello LA GRECA (Università di Catania) - Esapodi, esclusi gli ordini seguenti
  • Prof. Augusto VIGNA TAGLIANTI (Università di Roma "La Sapienza") - Coleotteri
  • Prof. Leo RIVOSECCHI (Istituto Superiore di Sanità, Roma) e Prof. Alessandro MINELLI (Università di Padova) - Ditteri
  • Prof. Sergio ZANGHERI (Università di Padova) e Prof. Emilio BALLETTO (Università di Torino) - Lepidotteri
  • Sig. Guido PAGLIANO (Torino) - Imenotteri
  • Prof. Gilberto GANDOLFI (Università di Parma) e Prof. Sergio FRUGIS (Università di Parma) - Vertebrati

 

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